AUMENTARE IL LIMITE DEI RICAVI DEI CONTRIBUENTI FORFETTARI
28/07/2018CHI HA VOLUTO LA TRACCIABILITA’ DEI COSTI ANCHE PER LE SCHEDE CARBURANTI PER AUTOTRAZIONE ?
OCCORRE SAPERE CHE DALLA COMMISSIONE EUROPEA NON E’ PARTITA L’INIZIATIVA DI CHIEDERE L’APPLICAZIONE DELLA FATTURAZIONE ELETTRONICA ANCHE AI CARBURANTI DA AUTOTRAZIONE. E’ STATO IL GOVERNO ITALIANO CHE IN DATA 27 SETTEMBRE 2017 HA CHIESTO ESPRESSAMENTE ALLA COMMISSIONE EUROPEA UNA DEROGA AGLI ARTT.218-232 DELLA DIRETTIVA IVA ANTICIPANDOLA ANCHE DI SEI MESI. GLI ALTRI STATI EUROPEI NON HANNO CERTO SEGUITO LA STRADA DEL GOVERNO ITALIANO, SI SONO BEN GUARDATI DALL’IMPORRE ALTRE INCOMBENZE INFORMATICHE ED AMMINISTRATIVE, LA DIRETTIVA IVA INFATTI NON PONEVA E NON PONE LIMITI TEMPORALI ALL’USO DELLA VECCHIA SCHEDA CARBURANTI CARTACEA.
La Commissione Europea, sentiti gli altri Stati membri, che, ripetiamo, non avevano chiesto alcuna deroga, con lettera del 7 novembre 2017 ha risposto alla Repubblica Italiana di essere entrata in possesso di tutte le informazioni necessarie ed ha concesso di rendere obbligatoria la tracciabilità degli acquisti sui rifornimenti dei carburanti per autotrazione per i titolari di partita iva esclusi i contribuenti minimi e forfetari. Lo Stato italiano sempre alla ricerca di nuove entrate ed ancora ossessionato dal pregiudizio che i possessori di partita iva sono tutti evasori fiscali ha così voluto imporre le nuove restrizioni anche sulle schede carburanti con sei mesi di anticipo sulla data prevista per la fatturazione elettronica generalizzata (1/1/2019).
I responsabili dell’Economia ritenendo di incassare maggiori entrate applicando la fattura elettronica sui carburanti per autotrazione stanno creando enormi problemi gestionali ai distributori di carburanti ed a professionisti e piccole e medie imprese italiane che non dispongono di strutture amministrativo/informatiche e tecniche necessarie per farsi carico di questi nuovi adempimenti. Tutti gli agenti di commercio così come gli altri piccoli imprenditori e professionisti sappiano che questo nuovo fardello non è stato voluto dalla Commissione Europea: è un’iniziativa unicamente voluta dal precedente Governo italiano ed avvallata supinamente anche da questo Governo che sostanzialmente nulla ha modificato in merito alle scadenze ed alla metodologia.
E’ pura illusione anche credere che gli strumenti informatici sulla fatturazione elettronica messi a disposizione gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate possano alleviare i piccoli e piccolissimi contribuenti dall’esecuzione di questi nuovi adempimenti, la filiera informatica per la spedizione e il ritorno delle ricevute sulle fatture di interscambio di beni e servizi presuppone una completa e corretta creazione ed identificazione delle anagrafiche di connessione tra le partite iva italiane, è un miraggio che gli incroci degli scambi informatici siano tutti accessibili e che tutto funzioni nel tempo, un miraggio nel quale confidano solo gli addetti ai lavori che gestiscono l’apparato informatico delle Finanze. Forse chi in realtà godrà di questi benefici sarà la pletora di lobby di società informatiche che vendono software ed assistenza per programmi contabili funzionali alla nuova fatturazione elettronica voluta dal fisco italiano.
CONTRIBUENTI IN REGIME FORFETARIO: IL PARLAMENTO ALZI IL LIMITE RICAVI PER ESONERARE DAI NUOVI ADEMPIMENTI I PICCOLI CONTRIBUENTI “minimi” e “forfetari”
Ci attendiamo che il Parlamento consideri la necessaria rivisitazione del limite dei ricavi che attualmente interessa i contribuenti soggetti al regime forfetario destinato alle persone fisiche (art.1 comma 54-89 Legge n.190 del 23/12/2014 e successive modificazioni). Per dovere di memoria ricordiamo la confusione e la sovrapposizione creatasi negli anni delle norme che regolavano i differenti regimi fiscali agevolati per i piccoli contribuenti: ricordiamo le “nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo” chiamate “forfetino” dal 2001 al 2014, i “contribuenti minimi” ed il “regime fiscale di vantaggio” dal 2008 al 2014 ed infine il regime “forfetario” nato nel 2015. In tutte queste fasi sono sempre stata modificate le regole di accesso a tali regimi e le percentuali delle imposte applicabili: una vera totale confusione. Riteniamo che sia giunta l’ora di dare nuove semplici regole e quantomeno raddoppiare il limite dei ricavi e dei compensi per le piccole partite iva “forfetarie”. E’ una modifica necessaria se questo Governo ha l’intenzione di aiutare i piccolissimi contribuenti liberandoli dal dovere assolvere ad adempimenti informatici
CORSO ABILITANTE PER AGENTI-RAPPRESENTANTI
L’Associazione Asarco Usarci di Rimini propone il seguente corso on-line ai candidati agenti di commercio che intendono acquisire il requisito di iscrivibilità alla Camera di Commercio. Il corso partito creato nel 2015 stato già frequentato da centinaia di nuovi agenti di tutt’Italia. Gli interessati al corso possono rivolgersi direttamente alla nostra segreteria Tel. 0541.770118 – Fax 0541.778315 – Email: info@asarcorimini.com per richiedere il modulo di iscrizione ed i chiarimenti necessari per attivare la domanda. Questa proposta ovviamente è rivolta anche alle ditte mandanti che intendono creare o potenziare la rete vendita con nuovi intermediari.
Obiettivi del corso
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Agente o rappresentante di commercio ?
L’Agente di commercio promuove la
Il Rappresentante di commercio, invece può concludere i contratti vincolando la mandante alla loro esecuzione.
Il corso RAC online fornisce al candidato la preparazione professionale utile per ricoprire entrambi i ruoli, essendo il programma idoneo per l’ottenimento della qualifica indicata. Dopo avere seguito le ore necessarie di lezione nella piattaforma informatica è previsto un esame finale che richiede la presenza in aula del candidato in aula. Le sessioni di esame che si tengono mensilmente prevedono una prova scritta seguita da un colloquio orale al superamento dei quali viene rilasciata contestualmente l’attestazione di qualifica professionale