COME IL FISCO TI PREAVVISA SULLE IRREGOLARITA’
29/05/2018LE COMUNICAZIONI DI IRREGOLARITA’ FISCALE
Il cosiddetto “avviso bonario” viene inviato dall’Agenzia delle Entrate che predispone un controllo incrociato dei dati dei contribuenti presenti nel sistema informatico centrale. Con le comunicazioni di irregolarità cosiddette Automatiche il fisco controlla le dichiarazioni e la correttezza dei versamenti in acconto o saldo delle imposte, dei crediti utilizzati, delle detrazioni dei familiari a carico ecc… Con le comunicazioni cosiddette Formali il fisco chiede ai contribuenti di produrre la documentazione degli oneri deducibili o detraibili dalle imposte o dai redditi utilizzati nelle dichiarazioni dei redditi come ad esempio (spese mediche, scolastiche, interessi mutui, spese ristrutturazioni edilizie, risparmio energetico ecc …) Vi è poi un terzo tipo di controllo più approfondito Nel meritocon il quale il fisco dopo avere acquisito informazioni “incrociate” nella propria banca dati, previo contraddittorio con il contribuente, notifica un accertamento di tipo analitico, sintetico, induttivo, parziale ecc…
Le comunicazioni, dei primi due accertamenti “più semplici” sono in genere preannunciate con una lettera di “compliance” inviata nel cassetto fiscale del contribuente e successivamente con invio nella Posta Elettronica Certificata (PEC) del contribuente oppure con lettera raccomandata allo stesso od all’intermediario che ha spedito la dichiarazione dei redditi di quell’anno. Se il pagamento del dovuto non è contestato ed avviene entro 30 giorni dalla notifica PEC o Raccomandata la sanzione viene ridotta al 10 % della maggiore imposta anch’essa dovuta oltre interessi del 3,5% in ragione d’anno sul ritardo). Se la somma è inferiore a €. 5.000 può essere rateizzata anche in 8 rate trimestrali, (la prima entro 30 giorni), se la somma è superiore ad €. 5.000 il pagamento pò essere ripartito fino ad un massimo di 20 rate trimestrali; in tutti i casi ovviamente saranno applicati gli interessi di legge sulla dilazione. Le somme si versano utilizzando moduli F24 cartacei o telematici. Se si compensano con i pagamenti con eventuali crediti deve essere utilizzata la modalità di pagamento telematica.
I CONTRIBUTI PREVIDENZIALI ENASARCO DI COMPETENZA 2018
Sono pari al 16% dei corrispettivi costituiti da provvigioni, premi e rimborsi spesa (non piè di lista) fatturati dagli agenti di commercio ( 8% a carico dell’agente ed 8% a carico della ditta mandante). I massimali ed i minimali annui per i monomandatari o plurimandatari per il momento sono uguali a quelli del 2017 in attesa di conoscere la loro rivalutazione Istat.da applicare sul 2018
PER AVERE LA RIDUZIONE DELLA RITENUTA DI ACCONTO RIDOTTA AL 20 % INVECE DEL 50 % SULL’AMMONTARE DELLE PROVVIGIONI 2018
L’art. 25 bis Dpr 600/1973 dispone che i soggetti di cui all’art. 23, comma 1 (società di capitali, società di persone, imprenditori individuali, ecc…) che corrispondono provvigioni comunque denominate per le prestazioni anche occasionali inerenti a rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione, di rappresentanza di commercio e di procacciamento di affari, devono operare, con obbligo di rivalsa, all’atto del pagamento una ritenuta a titolo di acconto nella misura dell’aliquota del primo scaglione dei redditi soggetti all’Irpef (23%).
Tale ritenuta si applica “in via ordinaria sul 50% della provvigioni corrisposte”; tuttavia se gli intermediari di commercio dichiarano ai loro committenti/preponenti/mandanti CON RACCOMANDATA PRIMA DEL 31/12 DI OGNI ANNO che nell’ esercizio delle loro attività, si avvalgono, in via continuativa, dell’opera di dipendenti, collaboratori familiari o di terzi (subagenti, procacciatori, associati in partecipazione ecc..) la ritenuta del 23% va applicata solo sul 20% dell’ammontare delle stesse provvigioni.